Riceviamo e pubblichiamo la nota del presidente Mario Di Salvo:
“Preferisco non tralasciare nulla ed essere quanto più preciso possibile per non consentire alle emozioni di prendere il sopravvento, e magari poi possa correre il rischio di non esternare correttamente il mio pensiero o possa usare frasi non idonee e inappropriate.
Quest’anno è stato un anno più che difficile….
Abbiamo sempre seguito e difeso quello che abbiamo conquistato la passata stagione.
Un anno pieno di scelte “irrazionali” fin da quando quel fischio finale del 23/06 scorso ha sancito la nostra promozione in serie A2;
Era illogico affrontare un impegno così grande senza poterlo vivere nella propria città per mancanza di un palasport, così come lo era farlo partendo da un anno in cui i mancati incassi – a fronte delle porte chiuse – avevano pesato fortemente a livello economico.
Altrettanto “illogico” inserire dopo 4 giornate di campionato un altro giocatore (Santiangeli) pur non vedendo spiragli dal fronte palasport, e dopo avere avuto risposte disumane da qualche sponsor – con tanto di risposta scritta – con la quale affermava che questa in stagione sportiva non avrebbe sostenuto la squadra poiché non giocava a Fabriano e non poteva essere affisso il loro logo all’interno del PalaGuerrieri… e altri che hanno seguito questo percorso per motivi simili.
Lascio a voi considerazioni in merito!
Nell’inseguire “l’illogico” c’è un forte attaccamento verso questo scudetto e questi colori. È per questo attaccamento e per salvare questa società che va presa una decisione drastica.
Abbiamo sempre e solo potuto contare sulle nostre forze e sul sostegno dei nostri tifosi… e credo sia arrivato il momento di fare la prima cosa logica di quest’annata ripartendo nuovamente da noi stessi, senza aspettare risposte o soluzioni che dovrebbero venire da altri.
In questo anno dove è mancato tutto abbiamo sempre cercato di non far mancare niente a tutti i nostri tesserati. Ad oggi puntualmente hanno sempre percepito quanto dovuto.
In un anno “normale”, lo dico a malincuore per il bel rapporto che si è creato, l’allenatore sarebbe stato sollevato dall’incarico già da tempo, non tanto per demeriti o per punizioni da voler infliggere, quanto per responsabilità nel costruire una squadra che così composta ha mostrato di avere molte lacune e non funzionare.
Quando uso il termine “anno normale” intendo con un futuro certo, con delle cose chiare e precise che possano dare un’idea e far capire a chi deve compiere delle scelte cosa ci sarà attorno a sé da lì a breve.
Quest’anno è ora che torni normale e per essere così c’è una sola cosa da fare: contare su noi stessi e nessun’altro!
Non abbiamo un palazzetto, ed un futuro così per altri 2, 3 anni è inimmaginabile.
Siamo stati in attesa di risvolti e possibilità che non si sono concretizzate…
Per impegno morale verso i nostri tifosi e verso la città stessa abbiamo deciso di fare due innesti a gennaio investendo nuovamente per poter essere competitivi e portare con onore il nome di Fabriano in giro per l’Italia – che si vinca o che si perda – nella solita speranza che qualcosa a livello palasport accadesse… e magari una prospettiva futura più rosea potesse apparire.
Così non è stato, ma mancano ancora 3 mesi alla fine del campionato e 6 mesi all’inizio dell’anno prossimo.
Non sappiamo se avremo un palasport, ma il tempo – ormai giunto quasi al termine – ce lo dirà.
Sicuramente non partiremo un altro anno con speranze e neanche con promesse.
Sta di fatto che ad oggi sono informazioni che non mi interessano neanche più di tanto.
Qualora così non fosse, si farà un passo indietro e si ripunterà all’A2 quando almeno si avrà un palasport dove giocare e allenarsi.
Ora solo una cosa conta! Gli investimenti fatti sono sacrifici per onorare società, tifosi e città. Così non è.
Purtroppo, nel tentativo che qualcosa cambi da oggi solleverò dall’incarico l’allenatore Lorenzo Pansa dal ruolo di primo allenatore.
Giusto che si sappia che il budget speso quest’anno non è il più basso della categoria ma “il più speso male”!
Ci sono molte squadre che hanno speso e molti giocatori che percepiscono meno dei nostri ma stanno raggiungendo risultati ben diversi.
La responsabilità della disfatta di ieri non è soltanto dell’allenatore. Per questo motivo è giusto redarguire pubblicamente, augurandomi che provino un po’ di vergogna per questo, tutti i nostri tesserati e far sapere il disappunto e il disdegno che ho per quanto visto, oltre che i provvedimenti a cui saranno sottoposti da oggi.
Qualora si ripresentasse domenica una situazione anche lontanamente vicina a quella di ieri possono tranquillamente prendere le valige americani e italiani e andare a mettere queste qualità altrove.
Onorare i colori vuol dire lottare per questi, anche con 1.000 limiti ma il cuore deve essere sempre in campo!
Chiedo scusa a tutti i tifosi a chi segue e a chi ha a cuore questi colori.
Tanto dovevo!
Mario Di Salvo”
Ufficio Stampa Janus Basket Fabriano