In un’annata dove tutto è andato storto mancava solo la matematica a sancire la retrocessione in casa Ristopro Janus Basket Fabriano e puntualmente domenica è arrivata.
Non resta ora che fare tesoro degli errori commessi, sbagli che saranno molto utili in avvenire ad una società giovane come la Janus che per la prima volta nella sua storia è “caduta” non senza rammarico. Inutile cercare recriminazioni ed anche se il sogno della serie A è durato appena 10 mesi va dato atto al presidente Mario Di Salvo di aver riportato la Fabriano del basket là dove ha fatto la storia.
In pochi fino a qualche anno fa credevano che ci saremo confrontati in poco tempo con piazze importanti della pallacanestro come quella che affronteremo sabato: la Pallacanestro Cantù 1936.
Alle ore 18, al palaBaldinelli, Fabriano e Cantù saranno impegnate nella prima giornata della fase ad orologio che, con 4 partite, definirà le griglie play-off e play-out della serie A2.
Il team lombardo, marchiato Acqua San Bernardo, è tra i più attrezzati dell’intera A2 per il salto nella massima serie, A1 che è “l’habitat naturale” di una società blasonata come quella canturina che può vantare un palmarès da 3 scudetti, 2 Supercoppe Italiane, 2 Coppe Campioni, 4 Coppe delle Coppe e 4 Coppe Korac.
Alla fine della regular season la formazione allenata da coach Marco Sodini si è piazzata alle spalle di Udine nel girone Verde risultando il miglior attacco dell’intera A2 con una media di 83,7 punti segnati a partita. Attacco che ha nei due esterni statunitensi Bryant e Allen le principali bocche da fuoco; intorno a loro gravita un parco italiani d’eccellenza come gli esterni Sergio, Bucarelli, Stefanelli e Severini fino ad arrivare nel pitturato dove troviamo un mix composto dalla sapienza cestistica del play aggiunto Matteo Da Ros e di fisicità del camerunense Bayehe. Pacchetto lunghi completato da Nikolic, Boev e dall’ex nazionale Marco Cusin visto in canotta Fabriano Basket da giovanissimo nel 2007.
Botta e risposta “tecnica” con il vice TOMMASO BRUNO.
È arrivata la “matematica”. Si poteva e si doveva fare meglio o la sfortuna ha avuto il sopravvento? «Retrocedere con quattro giornate d’anticipo non era quello che ci si aspettava. In linea di massima si poteva fare meglio ma sicuramente la sfortuna non è stato un elemento da poco: ci siamo trovati a risolvere in corsa numerosi problemi di ogni genere ed inaspettati che ci hanno portato ad inseguire nelle peggiori condizioni possibili.»
C’è qualcosa da salvare in una stagione così negativa? «Ogni stagione lascia qualcosa di positivo. Dai rapporti umani fino alle vicissitudini che in questo campionato hanno concesso molto spazio e lanciato i nostri giovanissimi Gulini e Re; minuti sul parqut che si porteranno dietro come bagaglio d’esperienza nel loro futuro cestistico.»
Sabato arriva la Pallacanestro Cantù… «Squadra costruita per il salto di categoria con un roster lunghissimo che conta almeno due soluzioni per ogni ruolo. Cantù viene da una striscia di risultati importanti che gli hanno dato ulteriore carica; per noi sarà una gara difficilissima con l’arduo compito di limitare un attacco con moltissime opzioni che va ad esaltare le qualità dei propri singoli.»
Walter Rocchi – Ufficio Stampa Janus Basket Fabriano