Roberto Marulli è il nuovo capitano della Ristopro Fabriano. Dopo la separazione da Daniele Merletto, che resterà nella storia del basket fabrianese per quanto dato alla causa dall’estate 2019, i gradi sono passati al play-guardia classe ’91, che insieme allo stesso Merletto e a Gianmarco Gulini è stato fra i protagonisti in campo della promozione in A2 ottenuta il 23 giugno 2021.
Roberto, quali sensazioni si provano ad essere investito della carica di capitano?
«È un onore. Come prima cosa, ci tengo a ringraziare e salutare Dani (Merletto, ndr). Lui è stato un capitano vero: a voce non esprime molte emozioni, ma ogni giorno è stato per il gruppo l’esempio nel comportamento e per la serietà. Sono contento di raccoglierne l’eredità. Ringrazio altresì la società, ne faccio parte da più di un anno e ho avuto il piacere di aiutarla a raggiungere la categoria superiore».
L’inizio di stagione non è stato facile: da capitano, cosa ti senti di dire alla squadra?
«Non credo ci siano parole da dire o indicare un modello da seguire. Dovrò dare l’esempio, infondere fiducia e tranquillità al gruppo, perché ritengo che siano gli aspetti più importanti. Come capitano dovrò essere un punto di riferimento emotivo».
Oltre alla carica di capitano, quest’anno è cambiato il tuo impiego in campo: quali sono le differenze principali?
«Il cambiamento c’è stato, però soprattutto rispetto all’anno scorso, più che all’inizio di questa stagione. Quest’anno con Daniele ci siamo da subito divisi i compiti di regia, mentre l’anno scorso giocavo principalmente come guardia. Ora, la differenza è che sono chiamato in primis ad innescare i compagni, metterli in ritmo e coinvolgerli nel modo migliore. Devo guardare oltre l’iniziativa personale».
L’equilibrio di cui si parlava alla vigilia nel Girone Rosso si sta verificando, nessuna squadra è imbattuta e ognuna ha vinto almeno due partite: cosa vuol dire questo per la Ristopro?
«Ci sono pro e contro. Lo svantaggio è che le dirette concorrenti possono trovare punti ovunque e questo comporterebbe un aumento della quota-salvezza. Il vantaggio, allo stesso modo, è che noi stessi potremo guadagnare punti dove di solito non si troverebbero. Ci sono tre o quattro squadre molto forti, ma se hai la giornata giusta puoi ottenere vittorie inaspettate».